Categories
News

Rottamazione bis, tutte le novità, scadenze e agevolazioni

Conta di incassare circa un miliardo di euro il Governo grazie alla rottamazione bis e allo stesso tempo mette ordine sui temi più discussi delll’istituto nella sua prima edizione.

Ma quali sono le novità portate?
La prima è che sono stati riaperti i termini per coloro che hanno saltato le rate della precedente sanatoria. Avranno tempo fino al 30 novembre per mettersi in regola e dovranno versare le due rate saltate in un’unica soluzione. Le rate che seguiranno dovranno essere pagate alle scadenze previste originariamente.

Per quanto riguarda invece i contribuenti con piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016 che non erano stati ammessi alla vecchia rottamazione, potranno essere riammessi al beneficio della definizione agevolata a patto che:

  • presentino domanda di adesione entro il 31 dicembre 2017;
  • corrispondano di tutte le rate scadute entro il 31 maggio 2018;
  • versino, in un massimo di 3 rate le somme derivanti dai ruoli rottamati.

Infatti, come stabilito dall’art. 6 del D.L. 193/2016, la rottamazione dei ruoli prevede che: «La facoltà di definizione prevista dal comma 1 può essere esercitata anche dai debitori che hanno già pagato parzialmente, anche a seguito di provvedimenti di dilazione emessi dall’agente della riscossione, le somme dovute relativamente ai carichi indicati al comma 1 e purché, rispetto ai piani rateali in essere, risultino adempiuti tutti i versamenti con scadenza dal 1° ottobre al 31 dicembre 2016».

Infine, il Collegato fiscale ha concesso la possibilità di chiedere la definizione agevolata anche per le cartelle non ancora ricevute ma notificate nei giorni scorsi.
Il contribuente che dunque vorrà accedere alla definizione agevolata, avrà tempo fino al 15 maggio 2018.
A differenza dell’art. 11 co. 1 che prevedeva che il 70% delle somme dovute doveva essere versato nel 2017 (in tre rate) e il restante 30 nel 2018 (in due rate), la novità prevede che il debito debba essere saldato in massimo cinque rate di importi uguali, nei mesi di luglio, settembre, ottobre, novembre 2018 e febbraio 2019.